Nel corso della storia le nuove tecnologie hanno continuamente ridefinito i confini della creatività. Alla luce di questa continua evoluzione si delineano nuovi modelli e paradigmi estetici che combinano arte, intelligenza artificiale e realtà estesa. Modelli che potremmo definire forme di “Arte Generativa Collaborativa” (AGC).
Da parte nostra pensiamo all’arte non solo come forma espressiva ma come “ecosistema” in cui ogni elemento è interconnesso e dipendente, parte di un tessuto vitale che si estende fra il reale ed il virtuale. Un ecosistema fatto di flussi dinamici di dati, che attraverso l’azione creativa diventa esperienza estetica quadridimensionale.
L’uso della XR all’interno di spazi sociali metaverse permette di realizzare eventi condivisi da umani e da avatar i quali, interagendo con lo spazio circostante, partecipano di fatto all’azione creativa diventandone parte. L’interazione fisico/digitale si pone alla base di tutta l’azione artistica ed è per questo motivo che abbiamo introdotto il concetto di “arte estesa”.
Da questa prospettiva consideriamo quindi l’azione artistica come un’interazione collaborativa fra elementi ed identità fisiche e digitali ad un livello mai sperimentato.
Ci avventuriamo in un dominio ancora vergine in cui innovazione e sperimentazione tracciano il sentiero verso orizzonti estetici e concettuali inediti.
“Seguendo questo paradigma l’approccio simbiotico Uomo/Macchina potrebbe essere la risposta alle sfide generate dall’incessante evoluzione tecnologica”