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Case Study
PROGETTI

SymbioGenesis EMOTIONAL CLIP#01

Un Viaggio Emozionale nel Futuro della Creazione

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Un video di forte impatto emozionale, suggestivo, che rappresenta  l’essenza viscerale del progetto SymbioGenesis. Questa breve ma intensa narrazione di circa tre minuti, conduce lo spettatore in un viaggio lisergico e immersivo attraverso l’universo narrativo che con Artech Team stiamo creando. Attraverso una fusione di varie tecniche audiovisive e una colonna sonora originale, il video si configura come una massima sintesi del manifesto artistico che anima SymbioGenesis.

SymbioGenesis: Un Paradigma di Co-Creazione:

SymbioGenesis nasce dall’incontro visionario tra “CODE is POETRY” di Carlo Alfano e “GENERATIVE VOID” di Dario Buratti, una sinergia concettuale potente e naturale volta a ridefinire i confini dell’espressione creativa nell’era digitale. Il progetto esplora la simbiosi tra intelletto umano e intelligenza artificiale, dove il codice si trasforma in poesia e il “Vuoto Generativo” diviene un fertile terreno per forme d’arte inattese. In questo dialogo dinamico tra ordine e caos, tra umano e digitale, emerge un nuovo paradigma creativo in cui entrambi, uomo e macchina, sono co-autori.

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Il Video: Un'Essenza Visiva e Sonora:

Il video trascende la narrazione convenzionale per offrire un’esperienza sensoriale profonda e coinvolgente. Rappresenta una sintesi potente delle tematiche chiave del progetto, come l’identità, il confine labile tra reale e artificiale, e la bellezza inattesa che scaturisce dalla collaborazione tra uomo e macchina.

Potenziale Ispiratore per Videomapping//Proiezioni Architettoniche//Spazi Espositivi:

La forza evocativa e l’impatto visivo di questo video, lo rendono un eccellente punto di partenza e ispirazione per la realizzazione di videomapping su larga scala, proiezioni architettoniche e proiezioni immersive in spazi museali.

La sua capacità di immergere lo spettatore in un universo onirico e suggestivo lo rende ideale per trasformare superfici architettoniche in portali dinamici verso il mondo di SymbioGenesis. Le sequenze visive, la ritmica del montaggio e le suggestioni sonore possono essere riadattate e amplificate per creare esperienze immersive uniche, capaci di dialogare con lo spazio urbano e coinvolgere un vasto pubblico.

Questo video è più di una semplice presentazione: è una finestra emozionale sull’anima di SymbioGenesis, un assaggio concreto del tipo di esperienze audiovisive e di grande impatto che possiamo e vogliamo realizzare. La sua forza suggestiva e la sua sintesi del nostro manifesto artistico lo rendono uno strumento prezioso per comunicare la visione di SymbioGenesis e per ispirare nuove forme di espressione nello spazio pubblico attraverso il videomapping e installazioni fisiche.

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GENERATIVE VOID (sic) – ALGORITHMIC PROJECTION
di Dario Buratti, musiche di Carlo Alfano
(Mostre: “Generative Void” – “Symbiogenesis”)

“Generative Void – Algorithmic Projection” si presenta come un viaggio immersivo nell’estetica dell’inatteso, una potente meditazione visiva e sonora sull’incontro fra umano e algoritmo. Il lavoro di Dario Buratti, amplificato dalle musiche di Carlo Alfano, si inscrive pienamente nell’ambito dell’Extended Art​​, esplorando il concetto di Vuoto Generativo​ come spazio fertile dove il codice smette di essere strumento e si fa co-creatore.

Proiettato su schermi monumentali in formato 9:16, il video emerge come una “fenditura creativa”​, una soglia aperta in cui forze invisibili, codificate e autonome, si scontrano e si intrecciano con l’intenzione artistica, dando origine a una danza visiva ipnotica e stratificata. In linea con le teorie della Networked Creativity​, il Team si muove come un Nucleo Co-Creativo​​: non domina il processo, ma ne orchestra i flussi, abbandonando il controllo per coltivare l’imprevedibilità generativa.

Le immagini si susseguono come respiri di una macchina consapevole, che sembra ricordare e dimenticare sé stessa a ogni battito, mentre il suono, profondo e stratificato, agisce da guida emotiva nel paesaggio effimero che si dispiega. Non vi è alcuna nostalgia per il reale: qui il digitale non è specchio, ma natura altra​, un nuovo organismo estetico in continua mutazione.

Attraverso la sua opera, Il team affronta il concetto di Spirale di Intelligenza Collaborativa​, suggerendo un futuro dove l’artista e la macchina co-evolvono, nutrendosi reciprocamente di intuizioni e possibilità. “Generative Void” non offre risposte, ma invita a perdersi: a dissolversi nella vertigine di un universo algoritmico che si riscrive senza sosta, in una sinfonia visiva e sonora che si rinnova a ogni sguardo.

In un mondo dove il codice è il nuovo linguaggio creativo​, Buratti e Alfano ci accompagnano oltre la soglia del visibile, rendendo tangibile l’invisibile e ricordandoci che, forse, la vera arte non si crea, ma si scopre nel dialogo continuo tra ordine e caos, tra intenzione e accidente, tra umano e macchina._

EXHIBIT: 𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐀𝐓𝐈𝐕𝐄 𝐕𝐎𝐈𝐃 𝟐𝟎𝟐𝟓" Vuoto Generativo 2025 - 真空世代 2025

Algoritmi ed esperienza immersiva

In questo progetto, esploriamo l’essenza del Vuoto Generativo, un concetto fondamentale nel nostro quadro artistico e teorico. Questo concetto cattura lo stato fertile eppure sfuggente che precede l’azione creativa, uno spazio caratterizzato da potenzialità latenti, in cui le idee esistono come possibilità intangibili in attesa di realizzazione. Attraverso immagini e video immersivi, interpreto visivamente questo reame intangibile utilizzando algoritmi appositamente progettati.

Questi algoritmi sono stati sviluppati per modellare e catturare le sottili interazioni che si verificano all’interno del vuoto — traducendo stati astratti di potenzialità, possibilità sospese e tensioni invisibili in forme visive tangibili. Ogni opera d’arte funziona come un portale, rivelando il momento preciso in cui la creatività latente passa da uno stato di silenziosa potenzialità a una manifestazione attiva.

L’esperienza immersiva risultante invita gli spettatori a connettersi intimamente con questa dimensione sottile, spesso trascurata, della creatività. Connettendosi visivamente ed emotivamente con il silenzio generativo, il pubblico scopre come l’energia creativa emerga dal vuoto apparente, svelando un infinito paesaggio di potenzialità all’interno del Vuoto Generativo.

Approfondisci, leggi l’articolo sul Vuoto Generativo

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“È nel confronto con l’incertezza che si riscopre il vero motore dell’arte generativa, una sorta di design thinking che celebra il non-finito e trasforma l’imprevisto in una fonte inesauribile di nuovi significati.”

Questi sono pannelli 100×100 cm parte dei 18 realizzati per la mostra essi verranno inseriti nel contesto di proiezioni video immersive

Generative Void è anche parte integrante di SymbioGenesis il progetto artistico immersivo pensato da Dario Buratti e Carlo Alfano, uno spazio in cui  aree contestualizzate raccontano la poetica del codice algoritmico e le potenzialità del vuoto generativo.
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Introspezione nell’Identità Virtuale e Riflessione Estetica “Beyond the Mirror: Avatar & Self”

Un gioco con la dualità dell’esistenza umana, indagando la dialettica tra l’individuo reale e la sua controparte virtuale.
Attraverso il dinamismo cretivo del metaverso, Il team di artisti umani e virtuali ci invita a considerare le sfumature della nostra identità ed il modo in cui essa si plasma e si reinventa nel mondo digitale.
Le proiezioni immersive, che si alternano tra paesaggi onirici e la presenza di avatar fluidi, rappresentano l’idea audace che l’intelligenza collaborativa uomo/macchina possa generare nuovi modelli sperimentali di “cognizione distribuita” e quindi nuovi modelli estetici che la rappresentino.

SIC Spirale di intelligenza collaborativa

Nell’intersezione fra l’arte del pensiero umano e la precisione computazionale delle macchine, sorge la Spirale di Intelligenza Collaborativa (SIC). Come forma di Intelligenza Estesa (EI), la SIC trascende la mera somma delle sue parti, intrecciando la profondità emotiva e cognitiva dell’essere umano con l’agilità analitica dell’intelligenza artificiale. Questa danza simbiotica, nata dalla congiunzione di tecnologia e umanismo, rappresenta una nuova era di sinergia, dove l’estetica della creatività umana e l’efficienza dell’automazione convergono. La SIC non è solo un progetto, ma un inno alla possibilità illimitata dell’evoluzione collaborativa.

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